venerdì 12 dicembre 2025

Il direttore Jacopo Sipari dall'Oratorio in Ara Coeli agli International Opera Awards all'Opera di Roma

Successo per l’Oratorio

Del

Cardinale Domenico Bartolucci

La Tempesta sul Lago

Oratorio per solisti, Coro e Orchestra 


Il Direttore Jacopo Sipari di Pescasseroli

Ritorna a Roma per dirigere e ricevere

gli International Opera Awards al Massimo della Capitale



 

    Jacopo Sipari: dirigere il futuro

Successo indiscusso per il direttore aquilano nel doppio evento per il Concerto istituzionale, nell’ambito del Giubileo 2025 promosso dalla Fondazione Domenico Bartolucci e dall’Opera del Kosovo, in Pristina e in Roma, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli, con solisti Besa Llugiqi, Ivana Hoxha, Carlos Cardoso e Biagio Pizzuti, per l’esecuzione dell’Oratorio La Tempesta sul lago. Dopo il tour in Bulgaria con Suor Angelica, Cavalleria Rusticana e il Barbiere di Siviglia, ritorno all’Opera di Roma per gli International Opera Awards

 

Ultimo segmento di fuoco per il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, il quale, lasciatosi alle spalle il doppio successo del concerto istituzionale, nell’ambito del Giubileo 2025 promosso dalla Fondazione Domenico Bartolucci e dall’Opera del Kosovo, in Pristina e in Roma, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli, con solisti Besa Llugiqi, Ivana Hoxha, Carlos Cardoso e Biagio Pizzuti, per l’esecuzione dell’Oratorio La Tempesta sul lago, il tour in Bulgaria con Suor Angelica, Cavalleria Rusticana e il Barbiere di Siviglia, debutterà all’Opera di Roma sul podio degli International Opera Awards. Serata, quella introdotta dalle incoraggianti e accoglienti parole del Senatore Michele Fina, tesoriere del Partito Democratico e dell’ Onorevole Dario Nanni, accompagnato dall’attentissima figlioletta a musica di non facilissimo ascolto, Presidente del Giubileo, dedicata all’esecuzione del complesso Oratorio La Tempesta sul Lago, composto da un diciottenne Domenico Bartolucci. Resta, questa, una partitura in cui il compositore è ancora alla ricerca della propria strada, nella sua sfida con la impegnativa forma musicale, che combina elementi drammatici, narrativi e contemplativi. La musica si presenta, quindi, come un suggestivo affresco che sintetizza, nel coro, anche rivisitazioni gregoriane e modali e in orchestra certo manierismo tardoromantico, con la mistica sonorità wagneriana e l’enfasi della drammaticità verista, con qualche larva di uno stile che pur lancia Bartolucci verso una spiccata espressività, invero autentica e personale. Al Maestro Sipari il compito affatto semplice di cercare un amalgama, in quel territorio in cui il sentimento religioso e quello prettamente sonoro si fondono in una coerente architettura espressiva, in cui il senso timido dell’umano si è confrontato con l’imponente austerità del Divino, un Gesù, quello interpetrato da Biagio Pizzuti, non lontanissimo dal Dio del Vecchio Testamento, non autoritario, come quello, ma autorevole, densamente drammatico, assoluto protagonista in momenti di grande presenza acustica. Se il direttore Sipari nel repertorio sacro possiede un rilucente nitore, nella lettura, interiorizzazione e restituzione del segno musicale, con cui scolpisce le frasi, nella sua determinazione ad offrire un’interpretazione “oggettiva”, che abbia valore universale, non escludendo, naturalmente, l’arbitrio espressivo, lo Scriba, il bel contralto Ivana Hoxha, dal colore brunito e duttile, voce di raro ascolto, ha rivelato nella sua essenza il Magister sequar te. Il soprano Besa Llugiqi, la Pia Donna è latrice di una voce in grado di passeggiare con disinvoltura sul registro acuto, con buono sgrano nel fraseggio, in particolare nella sua aria “Te saeculorum principem”. Al suo fianco il tenore, quasi sempre presente nell’intero Oratorio, un Carlos Cardoso generoso, col suo intervento principe, Jesus autem dormiebat, per il quale avremmo immaginato una maggiore coloritura delle ombre, per meglio schizzare quel “guazzabuglio del cuore umano”, così facile a smarrirsi, luogo di emozioni mai semplici, intreccio di sentimenti, pensieri e intenzioni non sempre chiari o coerenti. Quinto personaggio l’ottimo coro dell’Opera del Kosovo, preparato da Hajrullah Syla,  supplicante nel Domine salva nos, sino al liberatorio finale, simbolo di fervida coralità, mentre l’orchestra ha avuto il suo baricentro sicuro negli archi e nei corni, mentre per i legni, che hanno da evocare ricordo, malinconia e inquietitudini, non possiamo che impetrare la scuola italiana di fiati, volta alla eterna ricerca del bel suono. Applausi e standing ovation, per questa grandiosa operazione, nata dalla sinergia dell’ Opera del Kosovo della Presidente del C.d.A. Rreze Kryeziu Breznica, di Dardan Selimaj, direttore della Kosovo Philarmonic, di Franco Biciocchi presidente della Fondazione Domenico Bartolucci, in sinergia con Daniela Traldi Presidente Confederazione Lirica e Sinfonica, che ha convogliato tra le bellezze dell’Aracoeli (ci piace citare il Contrasto musico del 1630 di Grazioso Uberti e il librettista Pietro Della Valle, della stessa epoca, in cui si afferma che le Case della musica sono sette e su tutti Oratori e Chiese) S.E. Albin Kurti, Primo Ministro della Repubblica del Kosovo, S.E. Reverendissima Cardinale Dominique Mamberti, Presidente Onorario della Fondazione Cardinale D. Bartolucci, S.E. Silvio Gonzato Ambasciatore dell’Unione Europea presso l’Albania, S.E.Rev.ma Cardinale Fabio Baggio, Sottosegretario del Dicastero per il servizio dello Sviluppo Umano Integrale, S.E.Rev. Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale Emerito del Sinodo dei Vescovi, le Eminenze Reverendissime, Cardinale Mario Grech, Andrea Ripa, Paolo De Nicolò, l’Archimandrita Symeon Katsinas, e ancora, S.E. Nita Shala Ambasciatore della Repubblica del Kosovo, S.E. Elita Gavele, per la Lettonia, S.E. Vesel Memedi, per la Macedonia del Nord, S.E. Majlinda Francaj, per l’Albania, S.E. Meri Kumbe a capo dell’ambasciata albanese in Israele, S.E. Richard Brown, ambasciatore della Jamaica, S. E. Zahid Rastam Datò per la Malesya, S.E. Cyrille Ganou per il Burkina Faso, S.E. Thomas Botzios del ministero affari esteri e della cooperazione internazionale, S.E. Istvan Alfaro Solano, per il Costa Rica, gli Ambasciatori Daniele e Annarita Mancini e Claudio Taffuri. Parterre di alto profilo completato dall’Ambasciatore Umberto Vattani, già segretario generale della Farnesina, dal Presidente dell’I.S.A. Alberto Mazzocco, dall’Assessore Simona Renata Baldassare, alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, nonché al Servizio Civile della Regione Lazio, e ancora S.E. Ambasciatore Mario Bova, Presidente della Balkan Film, il Direttore musicale della Cappella Sistina Marco Pavan, in rappresentanza dell’Ordine Costantiniano, vicino al Maestro Sipari, il Barone Emanuele Muzj di Fontecchio e il Nobile Andrea Apicella, la Principessa Francesca Barberini, i Marchesi Carassi del Villar, i Duchi Giulio ed Assia Grazioli, la Marchesa Marzia Misciatelli, con Federica Balestra e Maria Consiglio Visco Marigliano, ritrovatisi, tutti nel seicentesco Núñez-Torlonia, per la serata di gala, ospiti del direttore, in occasione del suo compleanno.

Il dicembre del Maestro Sipari è incorniciato da tre titoli d’opera a lui cari, in esecuzione all’Opera di Varna, con l’Orchestra e il coro del teatro, a cominciare dal binomio Suor Angelica di Giacomo Puccini, per la regia di Ada Gurra, con Linka Stoyanova nel ruolo del titolo, la Zia Principessa di Silviya Angelova, la Badessa di Mihaela Berova, Suor Genovieffa, Lilia Ilieva-Mihaylova, Suor Osmina, Eleonora Hristova, Suor Dolcina, Milena Zaharieva, La Maestra delle Novizie, Vyara Zhelezova, Blagovesta Stateva e Sybina Mateeva le due Novizie e la suora infermiera, Miglena Stradalska, accoppiata alla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, firmata dalla regista Nina Naydenova, con Santuzza interpetrata da Joana Zhelezcheva, Turiddu sarà Valeriy Georgiev, Mamma Lucia, Miglena Stradalska, Alfio, Plamen Dimitrov e Lola, Silviya Angelova, un binomio, questo che ha splendidamente funzionato al Teatro Verdi di Salerno.

 




Il 17, dicembre, il Maestro Sipari dirigerà il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, per la regia di  Antonio Petris, e

Srebrina Sokolova, con Ilina Mihaylova quale Rosina, Geo Chobanov il tutore Don Bartolo, Svilen Nikolov Figaro, Artem Arutyunov il Conte d’Almaviva, un ufficiale, Petar Petrov, Berta, Eleonora Hristova, Don Basilio Deyan Vatchkov e Fiorello

Lev Karavan. “Un dittico – ha affermato il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli – formato da Suor Angelica, titolo pucciniano al quale sono molto legato e Cavalleria Rusticana, opera iconica di un giovane Pietro Mascagni e Suor Angelica dalla altissima e preziosa scrittura che Puccini rivela, un cimento non certo semplice per tutti ove ci si pone innegabilmente dinanzi ad una riflessione sulla religiosità in Puccini, personaggio dai mille volti, del quale si è sempre inteso prevalentemente accentuare la dimensione materiale, intenzionalmente ponendo in sordina quella trascendente e spirituale. Cavalleria Rusticana è, invece, titolo amatissimo, scrittura che dichiara per intero l’urgenza espressiva del giovane Mascagni. Un’opera tradizionale Cavalleria ma, a suo modo eversiva, per la sua eterogeneità dei modelli e l’imperfetta fedeltà ad ognuno di essi. Per il Barbiere di Siviglia del 17, grandi interpetri per far irrompere sulla scena Figaro con tutti i crismi. Non sarà  il giovane Figaro mozartiano che prende le misure della stanza che il Conte ha gentilmente concesso a lui e alla sua promessa sposa, Susanna, ma il Figaro di Gioacchino Rossini, quel barbiere che fa anche il chirurgo, il botanico, lo speziale, il veterinario e soprattutto il sensale, attività  in cui è il più abile della città  di Siviglia, un vero ciclone meridionale che ammucchia in fretta parole su parole per avere sempre ragione. Grandissimo spazio è dato all’elemento ludico, inteso come recupero di un’esigenza di costruzione formale dei concertati, usati, però, quale mezzo per garantire un trapasso fluido e quasi inavvertibile dall’azione drammatica all’aspetto più rivoluzionario del ludus rossiniano: la sospensione del “tempo”, o meglio il suo smisurato allargamento in seno ad episodi dove è la musica sola ad imporre la propria forma ed il proprio ritmo interiore. Fine anno con debutto all’Opera di Roma sul podio degli Oscar Opera Award un’ottava edizione in cui riceverò quel premio, assegnatomi nel 2021 e che avrei dovuto avere dopo il concerto a Dubai, ma che la pandemia cancellò. Il 22 dicembre, condividerò il palcoscenico con grandissime voci del Gotha internazionale non solo della lirica ma del teatro tutto da Amartuvshin Enkabat a Saioa Hernàndez, da Dante Ferretti a Maria Agresta, d’altra parte non c’è musica senza festa e scambieremo gli auguri tra le note più belle”.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA 

Luci d'amore sul Golfo a Natale

Vi invitiamo tutti al prossimo evento e ultimo dell'anno 2025 nei giorni 13 e 14 dicembre 2025

 


 


Una mostra dedicata al golfo e al Natale.

10 Pittori esporranno le proprie opere nel bellissimo Circolo della Vela- Erix di Lerici.
Dal titolo: Luci d'amore sul Golfo a Natale  
Nella prima serata ad arricchire l'evento avremo la danzatrice del Ventre Angela Branca che delizierà tutti con i suoi balli mediorientali, con movimenti sinuosi e fluidi.
Pittori partecipanti all'evento:
Leila Maria Battinini
Michela Bellofiore
Sara Bruni
Oriana Cattoi
Aurora Giacchero
Emwan Kulpherk
Attilio Piccioni
Leonardo Rubini
Paola Tenerani
Maila Venturi

Chiudendo la Serata con un bel Brindisi da parte dell'Associazione San Martino di Durasca.

 

 


Domenica 14 presenteremo il secondo libro della Scrittrice e nostra Associata Michela Bellofiore "Arrocco di Re Nero", dal Sequel di Scacco alla Regina Bianca "
La Scrittrice sarà intervistata dalla nostra Associata Cinzia Riccobaldi.
Chiudendo con un Brindisi intimo con l'Autrice .
 

Ingresso libero

 

 


 

 INFO:

 Evento di Sara Bruni e

 Associazione San Martino di Durasca
Circolo della Vela ERIX
Durata: 2 giorni

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA 

Te piace 'o presepe?

 Si segnala l'evento del giorno 18 dicembre 

ore 18:00 

presso la sede PRO LOCO

 di San Giorgio a Cremano (NA) in Villa Bruno



 
 Si ringrazia per l'organizzazione sempre molto attenta la professoressa Maria Falbo (presidente della PRO LOCO e vicepresidete della CASA DI MASSIMO TROISI).

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA

ASPETTANDO NATALE 2026 - mercatini in Villa Bruno - le interviste

by Rosaria Pannico  

 


 

Cari amici di rosarydelsudArt news eccoci con questa seconda puntata dell'evento ASPETTANDO NATALE 2026 con due belle interviste fatte lo scorso otto dicembre al mercatino di Natale, ancora una volta in Villa Bruno in San Giorgio a Cremano (provincia di Napoli - Campania), presso la Fonderia Righetti 

                              

 

Si ringrazia per l'organizzazione sempre molto attenta la professoressa Maria Falbo (presidente della PRO LOCO e vicepresidete della CASA DI MASSIMO TROISI).

Potrebbe interessarti anche:

https://www.rosarydelsudartnews.com/2025/12/aspettando-natale-2026.html 

 

 

Centro Pecci | Supertoscana | residenze artistiche 1° edizione under 36 | Prato

 

 SUPERTOSCANA
Residenze artistiche | 1° edizione
Call per artiste, artisti, curatrici e curatori 

under 36


VEDUTA NOTTURNA CENTRO PECCI_FOTO FERNANDO GUERRA

 Grazie al finanziamento della Regione Toscana attraverso il programma FSE+ 2021–2027 per il sostegno all’occupazione nei beni culturali e nell’arte contemporanea, FACT – Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci lancia la prima edizione di SUPERTOSCANA, un progetto di residenza di ricerca e di produzione aperto a 20 artisti, artiste, curatrici e curatori under 36.
 
Il progetto è realizzato in collaborazione con diversi enti del territorio toscano: Archivio Vittorio Giorgini – Ba.Co., Baratti; Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea, Comune di San Giovanni Valdarno; Fondazione Magazzini Generali, Livorno; MudaC, Comune di Carrara; e Siena Art Institute, Siena
 
Ispirato alla visione radicale del collettivo fiorentino SUPERSTUDIO, la residenza si offre come occasione di ridiscussione del rapporto tra essere vivente (umano e non-umano), paesaggio urbano e naturale e sviluppo tecnologico. SUPERTOSCANA guarda alle dinamiche ecologiche, decoloniali e queer, al lavoro di gruppo e al collettivo come strumenti attuali attraverso cui ridiscutere l’immagine del paesaggio naturale e riscrivere la relazione con i beni comuni, anche in dialogo con le attività produttive e l’artigianato, con l’obiettivo di tracciare narrazioni inaspettate.
 
Il progetto, coordinato da Michele Bertolino, consiste in residenze strutturate come occasioni di formazione, ricerca e di produzione. Il bando prevede 20 borse di residenza, articolate in due cicli di 7 mesi, destinati complessivamente a 14 artiste, artisti e 6 curatrici, curatori under 36 (7 artiste, artisti e 3 curatori, curatrici per ciascun ciclo). Entrambi i cicli indagano temi centrali del dibattito contemporaneo: le pratiche di sostenibilità ecologica, la relazione tra arte, territori e comunità e il ruolo dell’attivazione civica in prospettiva transdisciplinare. Al termine di ciascun ciclo è prevista una mostra collettiva curata dai partecipanti e la realizzazione di un catalogo.
 
Ogni ciclo di residenza prevede: 2 mesi di formazione interdisciplinare a Prato, dove sono organizzate lezioni, workshop e laboratori con professioniste e professionisti del sistema dell’arte contemporanea; 3 mesi di residenza presso i partner ospitanti, dove i e le residenti avranno modo di produrre un lavoro o approfondire la ricerca; e 2 mesi conclusivi a Prato dedicati alla progettazione curatoriale di una mostra, allo sviluppo del public program e alla produzione del catalogo.
 
Il primo ciclo––realizzato in collaborazione con Fondazione Magazzini Generali di Livorno, Ba.Co., Baratti e Siena Art Institute di Siena––indaga la relazione tra ambiente e paesaggio urbano. Offre l’occasione per esplorare le trasformazioni del paesaggio attraverso prospettive ecologiche, sociali e politiche. L’obiettivo è definire narrazioni non stereotipate sul paesaggio toscano contemporaneo, riflettere sulle dinamiche dell’over-turismo e indagare pratiche legate alla cittadinanza attiva e alla tutela dei beni comuni. La residenza si svolgerà tra aprile e novembre 2026.
 
Il secondo ciclo––realizzato in collaborazione con Fondazione Magazzini Generali di Livorno, Casa Masaccio a San Giovanni Valdarno e MudaC, Carrara––è occasione per riflettere sulla geografia umana e produttiva toscana, a partire dalla sua storia manifatturiera. Il focus è la relazione tra arte, impresa e territorio, con particolare attenzione ai saperi artigiani e alla costruzione di nuove narrazioni culturali nelle aree ospitanti. La residenza si svolgerà tra giugno 2026 e febbraio 2027.
           
Il bando completo e le modalità di candidatura saranno disponibili a partire dal 15 dicembre sui canali ufficiali del Centro Pecci e delle altre istituzioni partner.
Le istituzioni partner
 
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci si trova a Prato, a pochi chilometri da Firenze, nel cuore della Toscana. Inaugurato nel 1988, è stata la prima istituzione italiana costruita appositamente per l’arte contemporanea. Progettato dall’architetto Italo Gamberini, è stato recentemente ampliato con una nuova ala visionaria firmata dall’architetto Maurice Nio. Il Centro Pecci ospita una collezione permanente esposta con un allestimento curato da Formafantasma, dispone di 3000 metri quadrati di spazi espositivi, un cinema, un’arena esterna, una biblioteca, un archivio, un centro urbano, una libreria, un bistrot, un ristorante, tre laboratori didattici e un’area giochi. Nel corso degli anni, il Centro Pecci ha presentato mostre monografiche dedicate a Robert Mapplethorpe, Gerhard Richter, Lucio Fontana, Alberto Burri e Yves Klein. Più recentemente ha ospitato la prima mostra istituzionale di Louis Fratino, una grande retrospettiva su Diego Marcon, una personale dedicata a Chiara Fumai e la prima mostra italiana su Yu Ji. Attraverso un programma dal vivo inclusivo e diversificato, il Centro Pecci si impegna a creare un ambiente accogliente e aperto, alimentando il dibattito intorno a nuove idee e pratiche artistiche innovative.
 
L’Associazione Baratti Architettura e Arte Contemporanea (B.A.Co.), Baratti, nasce nel 2012 per conservare, promuovere e valorizzare le opere e l’archivio dell’architetto Vittorio Giorgini, dichiarato di “interesse storico particolarmente importante”. Dal 2103 è impegnata nella gestione di Casa Esagono, opera sperimentale di Giorgini, per decenni abbandonata, oggi restituita a una fruizione pubblica dopo un percorso di rigenerazione culturale e riqualificazione dell’edificio, che l’ha consolidata sia come riconosciuta opera di architettura contemporanea che come luogo ibrido creativo. Ad oggi B.A.Co. ha realizzato oltre 200 attività artistico-culturali: installazioni, performance, residenze d’artista, mostre temporanee, presentazioni di libri, workshop e laboratori per bambini. Collabora con importanti istituzioni del contemporaneo come MAXXI, Triennale di Milano, Biennale di Venezia.
 
Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea, San Giovanni in Valdarno con oltre 40 anni di attività, è uno dei centri più longevi dedicati all'arte contemporanea in Toscana. Fondato nel 1980, promuove la ricerca artistica e la sperimentazione di nuovi linguaggi. Nella casa del grande artista rinascimentale, si esplorano criticamente le emergenze delle arti contemporanee, indagando percorsi e ricerche originali attraverso una attenta programmazione di mostre, residenze, conferenze e workshop, finalizzati a valorizzare il patrimonio locale e il dialogo tra le arti, il territorio e la comunità.
 
La Fondazione Magazzini Generali 48° 50°, Livorno, è una nuova istituzione costituita per la riqualificazione a base culturale degli storici Magazzini del Porto di Livorno, con oltre 2000 mq di spazi. FMG Intende offrire alla città un polo aperto e accessibile dedicato alla sperimentazione artistica contemporanea, legato alla storia di Livorno come porto franco e a nuove, sostenibili visioni del futuro. Nasce grazie alla sinergia con il Comune di Livorno e l’associazione Carico Massimo che, in 12 anni di attività, ha realizzato oltre 30 mostre inedite, ospitato oltre 100 artiste e artisti internazionali e attivato progetti formativi sperimentali.
 
Il Museo delle arti Carrara (MudaC), Carrara, è una istituzione culturale di rilevanza regionale dedicata alle arti contemporanee del Comune di Carrara. Dal 2012 ha sede negli oltre 1.200 mq dell’ex convento seicentesco di San Francesco, dove è esposta la collezione permanente e trovano spazio sale per mostre temporanee, una project room, la sala conferenze e il bookshop. I progetti espositivi, educativi e di comunità si svolgono in continuità con la vocazione produttiva di Carrara, che ospita artiste e artisti in residenza che si avvalgono delle maestranze locali per realizzare i propri progetti. Il progetto Città Creativa UNESCO, inoltre, permette il sostegno di importanti artiste e artisti internazionali e artiste e artisti locali, di cui viene promossa l’esposizione del lavoro all’estero.
 
Il Siena Art Institute Onlus (SART), Siena, è un’organizzazione artistica nata nel 2021 con sede nel cuore di Siena. Ospita professionisti in residenza durante tutto l’anno: questi portano avanti progetti indipendenti e forniscono approfondimenti ai giovani artisti e artiste internazionali iscritti al semestre accademico. I temi di indagine sono l’intersezione tra arte e vita civica e la traduzione delle pratiche individuali in progetti socialmente significativi. Attualmente cura Il Giardino Nascosto: un’area verde rigenerata nel 2024 dal Siena Art Institute per la sperimentazione artistica sostenibile e accessibile per persone con disabilità sensoriali.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA 

IN RICORDO DI GABRIELLA D’HENRY

Mercoledì 17 dicembre 2025 la Direzione regionale Musei nazionali Campania organizza al Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino una giornata dedicata al ricordo di Gabriella d’Henry, figura di grande rilievo per gli studi sul Sannio e per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico caudino, a dieci anni dalla sua scomparsa.

L’incontro si aprirà alle ore 10.00 con i saluti istituzionali del Sindaco del Comune di Montesarchio, Carmelo Sandomenico, e della Direttrice regionale Musei nazionali Campania, Luigina Tomay.

Amici e colleghi, che hanno condiviso con Gabriella esperienze di vita e di lavoro, ne ricorderanno la figura di studiosa, amica, funzionaria e dirigente del Ministero della Cultura, fortemente impegnata negli ultimi anni anche nell'associazionismo per la divulgazione archeologica. 

Interverranno Angela Pontrandolfo, Professore Emerito di Archeologia classica all’Università degli Studi di Salerno, Luigina Tomay, Luca Cerchiai, docente di Etruscologia e Antichità italiche all’Università degli Studi di Salerno,  Gianfranco De Benedittis, già docente di Archeologia medievale all’Università degli Studi del Molise, Chiara Lambert, docente di Archeologia tardo antica e medievale all’Università degli Studi di Salerno, Anna e Antonio d’Agostino, figli di Gabriella d’Henry.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA 

Megan: ricordi perduti di Maria Prota - Edizioni IL SAGGIO

 Si segnala giovedì 18 dicembre alle ore 18:00 presso Arca's Teatro - Napoli

la presentazione del libro dal titolo  

"Megan: ricordi perduti

di Maria Prota

 Edizioni IL SAGGIO  

 


 

    

 Dialogheranno con l'autrice:

- il cav. Giuseppe Barra (editore di IL SAGGIO)

- la giornalista Rosaria Pannico

- il prof. Maurizio Gambardella 

 Potrebbe interessarti anche:
 

 
Arca's Teatro 

 Via della Veterinaria, 63,

 Napoli NA

  


Navetta gratuita dai parcheggi di interscambio al centro città anche la domenica per le festività natalizie

La Spezia, 12 dicembre 2025 - Il Comune della Spezia, per agevolare i cittadini e i visitatori nello shopping natalizio e favorire una mobilità più sostenibile, ha deciso di estendere il servizio gratuito di bus navetta dai parcheggi di interscambio Palapark e Darmipark al centro città.

Attualmente il servizio è attivo dal lunedì al sabato, ma in occasione delle festività sarà disponibile anche tutte le domeniche sino al 6 gennaio 2026. La domenica e il 6 gennaio, il servizio sarà attivo dalle 9:00 alle 20:00, con corse ogni 30 minuti mentre negli altri giorni manterrà il consueto orario (7:00/20:00). Le navette garantiranno il collegamento dai parcheggi Palapark e Darmipark fino al cuore della città.

Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara: “In occasione delle festività natalizie ampliamo il servizio navetta per garantire ai cittadini, ai turisti e alle famiglie la possibilità di spostarsi in città in modo più comodo, proprio nel periodo in cui il centro storico è più vivo e frequentato. Un’iniziativa che abbiamo deciso di introdurre anche per sostenere il commercio in un momento particolarmente importante dell’anno”.

I percorsi previsti includono le principali direttrici urbane: da Piazzale Pozzoli, presso il Palazzetto dello Sport, lungo via Carducci, piazza Dante, piazza Verdi, via Chiodo, viale Amendola, corso Cavour, Due Giugno, via Nazario Sauro e via XV Giugno fino a piazza d’Armi; il percorso inverso partirà da piazza d’Armi e toccherà via XV Giugno, via Nazario Sauro, Due Giugno, piazza Brin, Corso Cavour, via Gramsci, via Chiodo, piazza Verdi, via XXIV Maggio, Viale Italia e via Carducci, per tornare a Piazzale Pozzoli.

Questa iniziativa rientra nelle misure adottate dall’Amministrazione per rendere più comodi gli spostamenti verso il centro durante il periodo natalizio, riducendo il traffico e incentivando l’uso dei parcheggi di interscambio.

 

COME DA COMUNICAZIONE RICEVUTA